L’Italia e l’Europa ci sono. Dopo una prima fase di stallo e trattative, la BEI ha deciso di interrompere entro la fine del 2021 tutti i finanziamenti a progetti energetici legati ai combustibili fossili, gas compreso, per concentrarsi sulle energie rinnovabili, sull’efficienza e sulle nuove tecnologie in grado di accelerare la de-carbonizzazione del mix energetico, come i sistemi di accumulo. E la nuova strategia, proprio come avevo auspicato più volte, è stata adottata con il voto favorevole dell’Italia. Anche se ci saranno alcune eccezioni, la strada è tracciata. La nuova politica energetica della BEI rappresenta una svolta che non ha eguali per una banca multilaterale di sviluppo ed è una dimostrazione concreta di discontinuità e maggiore ambizione nel contrasto ai mutamenti climatici. Un passo importante e coerente con l’auspicato Green new deal, che ci aiuterà nella sfida del clima. A cui spero segua una Legge di Bilancio capace di dare gambe solide al nuovo corso verde, che avvi almeno il graduale taglio dei sussidi ambientalmente dannosi, e la dichiarazione anche in Italia dello stato di emergenza climatica come chiede la mia mozione. Atto che sarà in Aula alla Camera dal prossimo 25 novembre