Insieme a Roberto Speranza e Federico Fornaro abbiamo chiesto a Di Maio quali scelte e misure intende adottare il governo per portare l’Italia fuori dalle fonti fossili, trivellazioni comprese, e imboccare con più decisione la strada delle rinnovabili.
La risposta? Solo slogan e propaganda ma non una parola sul promesso stop alle trivellazioni. O sul condono fiscale che verrà finanziato anche dai proventi delle aste per le emissioni di CO2. Con il suo imbarazzante silenzio sulle trivellazioni il ministro dello Sviluppo del #GovernoDelCambiaNiente ci ha in sostanza detto che le promesse elettorali sono buone per prendere voti, poi diventano carta straccia. Come lo stop all’Ilva e alla Tap.
Il mio intervento su La Stampa