Non lasciamo soli Taranto e i tarantini

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I cittadini, ingenui, pensavano che il Movimento Cinque Stelle fosse entrato nella maggioranza di governo per cambiare le cose e non che una volta andato al governo avrebbe invece cambiato idea. Sull’Ilva, sulla Tap, sulla Tav, sulla Xylella e ora anche sugli ambientalisti e sul contributo che danno alle loro comunità.
Paradigmatico di questa parabola il caso del deputato tarantino del M5S Giovanni Vianello che, in un lungo post su Facebook, attacca le associazioni ambientaliste che avevano segnalato un preoccupante aumento delle emissioni inquinanti a Taranto.
I Cinque Stelle a Taranto hanno vinto le elezioni promettendo la chiusura dell’ex-Ilva e Vianello era tra quegli ‘pseudo ambientalisti politicizzati interessati a primeggiare contro la forza politica di turno’ mentre oggi, da deputato di maggioranza, si scaglia sui suoi ex sodali. Oltre mancare di rispetto ai cittadini e al suo ruolo istituzionale, dimostra una mancanza di coerenza e una giravolta da dottor Jekyll e mister Hyde che si commenta da sé.
Intanto a Taranto Arpa Puglia e Ispra hanno consegnato al Sindaco un report congiunto da cui emerge un quadro non proprio rassicurante.
L’unica via possibile per dare un futuro al siderurgico e tutelare anche il lavoro è che, insieme alle bonifiche e al risanamento, i nuovi gestori realizzino tutti gli interventi e le innovazioni indispensabili per rendere la produzione dell’ex-Ilva sostenibile. E né l’amministrazione comunale, né i cittadini vanno lasciati soli.
Per dare ai tarantini certezza sui potenziali rischi per la salute spero che i miei colleghi parlamentari, tutti, vogliano sostenere la proposta di prevedere una valutazione preventiva dell’impatto ambientale e sanitario dello stabilimento e i giusti risarcimenti per i danneggiati.
Il mio intervento su HuffPostItalia si può leggere qui.

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