A un anno dal primo sciopero globale per il clima i ragazzi di Fridays For Future Italia hanno lanciato lo sciopero globale digitale per il clima, spostando dalle piazze al web la loro giusta protesta affinché la politica affronti in modo adeguato la crisi climatica e garantisca loro il diritto al futuro. Oggi dunque è una giornata molto importante e con piacere condivido l’intervista circolare #green tra Annalisa Corrado, Marianna Panzarino e me pubblicata da Roma Daily News.
Una giornata di attivismo per il clima strategica, considerando le difficoltà del momento e la voglia diffusa di ritorno alla normalità. Ma a quale normalità? Per dirlo prendendo a prestito il titolo di una celebre raccolta di poesie di W. H. Auden direi: la verità, vi prego, sulla normalità. Perché se si affermasse l’idea sciagurata di ritornare tout court allo status quo pre-crisi #coronavirus, dovremmo dire un fermo no grazie.
Questa drammatica crisi sanitaria, economica e sociale dovrebbe spingerci ancora di più verso la sostenibilità, la qualità ambientale e la giustizia sociale. Invece si percepisce un desiderio abbastanza generalizzato di rimandare il #Greendeal in nome del Pil. Scontiamo una arretratezza culturale bipartisan, con la politica che preferisce polemizzare anziché riconoscere i talenti della sostenibilità dell’associazionismo dell’economia sostenibile e generativa. Che è l’unica via per rilanciare il Paese e coniugare economia ed ecologia.